Psicoterapia, Medicina, Farmacia

 

Lo Studio promuove consulenze e brevi seminari  su temi di interesse per il medico

  • La comunicazione tra medico e paziente è cruciale per garantire un trattamento efficace e integrato.
  • Inoltre, i medici dovrebbero essere consapevoli dei pregiudizi cognitivi e dei processi decisionali che possono influire sulle scelte dei pazienti di procedere con costanza in un cura prescritta.
  • Il medico dovrebbe conoscere e prevenire i bias cognitivi coinvolti in un processo decisionale.
  • Il concetto di “effetto framing” evidenzia come la formulazione di una domanda possa influire sulla decisione del paziente di sottoporsi a una cura.
  • Il medico dovrebbe conoscere l’ ‘Effetto framing” nella comunicazione medico-paziente e utilizzarlo a vantaggio di modelli di cura efficaci.
  • La comunicazione medico-paziente è fondamentale per i medici per assicurare che il paziente comprenda il trattamento prescritto e le sue possibili interazioni con aspetti della vita che possono essere modificati.
 

Lo Psicologo in Farmacia: Un nuovo modello di assistenza psicologica

La figura dello psicologo di quartiere rappresenta una novità nel panorama dell’assistenza psicologica. L’iniziativa è realizzata dal Laboratorio di Psicologia Clinica dell’Università Cattolica di Milano. Grazie alla partnership tra l’Ordine degli Psicologi, Assofarma e il Comune di Milano, le persone in cerca di aiuto possono ricevere supporto psicologico direttamente nella propria farmacia di quartiere. L’obiettivo è di intercettare e rispondere alle fragilità della popolazione, offrendo un servizio a basso costo e facilmente accessibile. I risultati del progetto pilota sono stati molto incoraggianti, con 78 casi risolti e una vasta gamma di problematiche trattate, tra cui ansia, depressione, fobie, problemi di coppia e mobbing lavorativo. La presenza dello psicologo di quartiere rappresenta un’opportunità per le persone in cerca di aiuto di accedere a un supporto psicologico continuativo sul territorio, con la possibilità di essere indirizzati a centri specialistici se necessario.

CORRIERE DELLA SERA: ASSESSORE LANDI: INTERCETTARE LE FRAGILITÀ DEI MILANESI IIN 500 DALLO PSICOLOGO DI QUARTIERE

MILANO – I numeri, intanto: Il progetto pilota ha raccolto in cinque mesi 158 utenti e un totale di 516 visite. Utenza privilegiata, le donne, quasi il 70 per cento del totale. L’identikit racconta un(a) milanese di mezz’età, alle prese con ansia, depressione, fobie, attacchi di panico. Ma anche con maltrattamenti, problemi di coppia, mobbing lavorativo. Una gamma di disagi tipicamente metropolitani, spiegano gli esperti.

«Il bilancio — giura l’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna — è largamente positivo. I dati parlano chiaro: 78 casi ‘risolti’, 27 rinvii ai centri psico- sociali, altrettanti ai consultori famigliari, una dozzina negli ospedali, cinque alle associazioni che si occupano di donne maltrattate». La metafora esatta è quella del «grande orecchio». «In ascolto costante e vigile rispetto al disagio di chi vive la metropoli», spiega l’assessore. L’esempio più lampante sono le persone soggette a trattamento sanitario obbligatorio. «Lo psicologo potrà servire anche a questo: garantire un’assistenza continuativa sul territorio alle persone alle prese con costanti e conclamati disagi psichici». Poi c’è il tema immigrazione. Quel dieci per cento di utenza straniera «è un dato incoraggiante

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