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Sulle Spalle dei Giganti: Costruire su Concetti Esistenti

Le nuove idee spesso si basino su fondamenta già esistenti, evidenziando l’importanza di riconoscere e rispettare il lavoro precedente. Ecco alcuni esempi di come l’evoluzione delle teorie e delle pratiche psicologiche sia intrinsecamente legata al passaggio e alla rielaborazione di concetti precedenti:  Le nuove idee non sorgono dal vuoto, ma piuttosto si radicano nelle fondamenta solide di concetti già esistenti.

L’evoluzione delle teorie e delle pratiche psicologiche è un chiaro esempio di questo processo. Ogni innovazione, ogni avanzamento concettuale, trova le sue radici in idee e concetti che l’hanno preceduta. Da Freud a Jung, da Skinner a Piaget, ogni grande teorico ha contribuito alla creazione di un tessuto concettuale sempre più ricco e complesso.

La psicoterapia psicoanalitica attuale si fonda sempre più sulle scoperte delle neuroscienze, integrando conoscenze sul funzionamento del cervello e dei processi neurobiologici con gli approcci psicodinamici tradizionali. Questa integrazione offre una prospettiva più completa sulla comprensione dei disturbi psicologici e dei processi terapeutici. L’incorporazione delle scoperte neuroscientifiche nella psicoterapia psicoanalitica contribuisce così a arricchire e rafforzare l’efficacia delle tecniche terapeutiche utilizzate.

Analisi Profonda: Diventare Esperti del Proprio Lavoro 

Nel contesto della psicologia e della psicoterapia, diventare esperti del proprio lavoro è fondamentale  per offrire ai pazienti la migliore assistenza possibile. Ciò implica un impegno costante verso l’analisi critica e l’eccellenza professionale attraverso la formazione continua, la supervisione e l’auto-riflessione.

È importante anche promuovere una cultura di collaborazione e condivisione delle migliori pratiche all’interno delle equipes psicologiche, incoraggiando lo scambio di idee e l’apprendimento reciproco.

Creatività Rigorosa: L’Arte della Rielaborazione 

Ogni nuova idea sia una rielaborazione di idee preesistenti e  fiorisce attraverso la reinterpretazione e la combinazione di concetti già esistenti. I ricercatori dovrebbero sfidare i limiti dell’immaginazione all’interno della loro pratica e ricerca clinica, esplorando nuove prospettive e approcci innovativi per affrontare le sfide psicologiche. Incentivare questa mentalità all’interno delle equipes psicologiche promuove un clima di innovazione continua e favorisce lo sviluppo di soluzioni più efficaci e adattabili alle esigenze dei pazienti.

Il Valore dell’Esecuzione: Rendere Unica la Tua Idea 

L’innovazione in psicologia e psicoterapia è strettamente legata al processo di trasformare idee astratte in azioni concrete. È fondamentale comprendere che è proprio il modo in cui un’idea viene messa in pratica che la rende unica e significativa. Per farlo, è essenziale promuovere un approccio attivo e orientato all’azione all’interno delle equipes psicologiche.

Questo può includere:

1. la creazione di piani d’azione dettagliati,
2. la definizione di obiettivi chiari
3. la collaborazione stretta tra i membri del team
4. incoraggiare una cultura di sperimentazione
5. adattamento continuo per fare emergere soluzioni innovative

Risultati:  conseguimento di cambiamenti significativi nel contesto.

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La figura dello psicologo di quartiere rappresenta una novità nel panorama dell’assistenza psicologica. L’iniziativa è realizzata dal Laboratorio di Psicologia Clinica dell’Università Cattolica di Milano. Grazie alla partnership tra l’Ordine degli Psicologi, Assofarma e il Comune di Milano, le persone in cerca di aiuto possono ricevere supporto psicologico direttamente nella propria farmacia di quartiere. L’obiettivo è di intercettare e rispondere alle fragilità della popolazione, offrendo un servizio a basso costo e facilmente accessibile. I risultati del progetto pilota sono stati molto incoraggianti, con 78 casi risolti e una vasta gamma di problematiche trattate, tra cui ansia, depressione, fobie, problemi di coppia e mobbing lavorativo. La presenza dello psicologo di quartiere rappresenta un’opportunità per le persone in cerca di aiuto di accedere a un supporto psicologico continuativo sul territorio, con la possibilità di essere indirizzati a centri specialistici se necessario.

CORRIERE DELLA SERA: ASSESSORE LANDI: INTERCETTARE LE FRAGILITÀ DEI MILANESI IIN 500 DALLO PSICOLOGO DI QUARTIERE

MILANO – I numeri, intanto: Il progetto pilota ha raccolto in cinque mesi 158 utenti e un totale di 516 visite. Utenza privilegiata, le donne, quasi il 70 per cento del totale. L’identikit racconta un(a) milanese di mezz’età, alle prese con ansia, depressione, fobie, attacchi di panico. Ma anche con maltrattamenti, problemi di coppia, mobbing lavorativo. Una gamma di disagi tipicamente metropolitani, spiegano gli esperti.

«Il bilancio — giura l’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna — è largamente positivo. I dati parlano chiaro: 78 casi ‘risolti’, 27 rinvii ai centri psico- sociali, altrettanti ai consultori famigliari, una dozzina negli ospedali, cinque alle associazioni che si occupano di donne maltrattate». La metafora esatta è quella del «grande orecchio». «In ascolto costante e vigile rispetto al disagio di chi vive la metropoli», spiega l’assessore. L’esempio più lampante sono le persone soggette a trattamento sanitario obbligatorio. «Lo psicologo potrà servire anche a questo: garantire un’assistenza continuativa sul territorio alle persone alle prese con costanti e conclamati disagi psichici». Poi c’è il tema immigrazione. Quel dieci per cento di utenza straniera «è un dato incoraggiante